Una nuova ottica Populista!

IN UNA NUOVA OTTICA POPULISTA!

Speculare su false questioni? Mica poi tanto!

C'è chi afferma una massima puramente teorica che "Un'idea non è di destra ne di sinistra. Un'idea è buona o cattiva".

Nulla da obbiettare. Tutto vero. Ma a parte il fatto che il concetto di "buono o cattivo" è una visione puramente relativa alla prospettiva di chi la considera o la subisce e questo è un altro discorso fondamentale, non conta solo l'idea!

Ha la sua importanza anche e soprattutto, chi la mette in pratica e che strategia usa per farlo.

Ed è nella strategia per metterla in pratica che si distingue con chiarezza l'ideologia di destra e di sinistra che sta agendo. Ed è qui che si torna alla dicotomia storica della politica e del concetto fondamentale che tanto fa discutere oggi e che, molto spesso, è causa, secondo come viene gestita, della defezione della società che se ne discosta sempre maggiormente perché è del tutto elusa quella necessità fondamentale, per la collettività medesima, di una buona politica trasparente, trasformata purtroppo, in uno strumento capace di soddisfare non le necessità della gente ma, solamente, gli interessi dei leader (!) che la esercitano.

Forse è da questa necessità che, sempre più spesso, sentiamo la frase "ne di destra ne di sinistra", pronunciata sia dai singoli cittadini che non accettano più queste condizioni dettate da chi, responsabile della politica ad ogni livello sociale, non vuole più comportarsi adeguatamente, sia da chi la adotta, soprattutto, come principio ideologico per giustificare la nascita di movimenti e partiti che, però, la usano in modo improprio, giustificandone atteggiamenti e strategie politiche che nulla hanno a che vedere, in definitiva, con il comportamento che ne dovrebbe conseguire se la questione di essere "ne di destra ne di sinistra" fosse interpretata nel modo corretto.

Il dichiarare dell'essere ne di destra ne di sinistra si presta ad ogni possibile interpretazione e non sbagliava su questo, quello che sempre ripeteva uno scrittore francese, il quale diceva che: "Ci sono due modi di non essere né di destra né di sinistra: un modo di destra e uno di sinistra".

Certamente, molto spesso, questa interpretazione risulta corretta perché, volenti o nolenti, ci portiamo dietro un bagaglio culturale che, a ragione o a torto, ci condiziona mentalmente, portandoci sempre verso considerazioni che non deviano dal concetto di destra e di sinistra, dalle quali traiamo sempre le medesime conclusioni, anche se ci sembra il contrario.

L'impostazione ed il significato che dà la questione, vista dalla parte di chi si dichiara, ed in effetti è, "Populista Propositivo", nell'affermare di essere "ne di destra ne di sinistra" è concettualmente diverso e a ragion veduta, una affermazione che, contrariamente da chiunque altro possa affermarlo, non ci pone in una condizione di distacco da punti di riferimenti concreti ma, al contrario, in una realtà, prendendo le distanze sia dall'una che dall'altra, sicuramente per la necessità di percorrere la strada essenziale per essere artefici di un concreto cambiamento che porti la politica verso una fase "adulta" per un necessario superamento del dualismo "destra" e "sinistra".

Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)

Perugia 07 marzo 2019