“THE WAR OF THE GREEN”
"The war of the green"
a Perugia è ormai persa!
"Perugia:
Social City" e i cittadini dalle parti di via Giambattista Vico!Ma
le disastrose condizioni di questi spazi verdi (piccoli o grandi non
ha importanza) rispecchiano quelli di tutta la città!
"THE
WAR OF THE GREEN" a Perugia è ormai persa!
La politica del Comune che gestisce il verde, ha "gettato le armi" ed ha chiesto la resa al nemico (degrado ed incuria)!
I generali, di questa legislatura (come delle altre precedenti), non sono stati all'altezza di intraprendere una strategia (ne di attacco ne di difesa) capace di portare alla vittoria un così grande momento sociale e ambientale per chi (cittadini) del verde pubblico ne ha, ne ha avuto e ne avrà sempre bisogno come viatico di una socializzazione irrinunciabile!
Le vittime, parchi pubblici e spazi verdi (piccoli o grandi che siano), sono alla vista di tutti (tutti quelli che non hanno il prosciutto politico davanti agli occhi).
Dove volgi lo sguardo trovi spazi, o completamente dimenticati o, dove sono intervenuti, lo hanno fatto e lo stanno facendo, in un modo non del tutto comprensibile: solo tagli dell'erba effettuati in modo grossolano e rapido con il palese intento di risparmiare sui costi, sul personale e sul tempo.
Per cinque anni, chi doveva intervenire, l'ha fatto in una maniera poco adatta per gestire questa problematica e riportarla alla normalità, mettendo in essere provvedimenti (chioschi di ristoro nei parchi, assegnazione dei parchi ad associazioni cittadine senza garantirgli la copertura economica necessaria, ed altri inattuabili provvedimenti) che, in definitiva, si sono rivelati del tutto inefficienti (se non dannosi) per le soluzioni dei problemi ma che, nel contempo, hanno dato la possibilità, a chi deteneva la delega in Comune, di scaricare, in futuro, le colpe su chi le colpe non le ha, se non quella di essere caduto in un tranello architettato in modo così geniale.
Poi, un altro aspetto per cui gli amministratori/politici responsabili del "degrado del verde" del nostro Comune, dovrebbero infilarsi una busta in testa per non farsi riconoscere, è l'ipocrita atteggiamento di sostenere ed elogiare i cittadini che si armano si decespugliatori, di rastrelli e sacchi, mettendosi a togliere le erbacce e la sporcizia al posto di chi aspetterebbe di farlo; senza nessuna ombra di dubbio al Comune.
La Giunta dovrebbe prendere atto che questi interventi (bontà dei residenti i quali sbagliando a praticare questo tipo di protesta), non fanno altro che mettere in rilievo una situazione di insolvenza dei suoi obblighi verso la collettività, mentre i cittadini che attuano questa forma incomprensibile di protesta, dovrebbero avere questi atteggiamenti (una tantum e no in forma ricorrente) solo come scopo di dimostrazione dei propri disagi richiamando, con ciò, l'Amministrazione comunale alle proprie responsabilità.
E chi poi ha questo atteggiamento (i partiti politici dell'opposizione), coinvolgendo (sbagliando) anche la collettività, si dovrebbero rendere conto che questo strumento non è idoneo ne per fare in modo di togliere all'altra parte politica un solo consenso, ne altrettanto a farne guadagnare uno solo a loro!
Per quanto riguarda poi il "mantra" che l'amministrazione ripete da sempre come giustificativo: "Mancano i fondi economici per una gestione ottimale", farebbe bene a spiegare quale priorità ha dato al decoro del verde pubblico quando ha discusso ed approvato i suoi bilanci economici!
Perugia 20 aprile 2019
Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)
(candidato nella lista PERUGIA CON IL CUORE - candidato sindaco Carmine Camicia)