Termovalorizzatore si o no?

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Tutto è buono...

...per portare l'acqua al proprio mulino!

TUTTO È BUONO...
...per portare l'acqua al proprio mulino (in questo caso un mulino politico) vedendo le cose dal proprio punto di vista e magari non mettendo in campo tutte le carte o, quantomeno, quelle sfavorevoli ai propri obbiettivi e che non aiutano ad avvalorare le tesi che abbiamo a cuore. Ma, purtroppo ci sono anche quelle e per una questione di correttezza, in tutti i sensi; morale, politica, sociale e quant'altro, bisognerebbe metterle in gioco e, da buoni partiti e bravi politici che vogliono fare gli interessi di tutta la collettività, cercando l'oggettività del problema, accettarle di buon grado e magari non strumentalizzarle per convincere a votare "no" alla grande riforma costituzionale che abbiamo da sistemare!
L'inceneritore in Umbria! Grande ed importante punto di discussione e di battaglia politica già da molto tempo in campo e che, sembra, si sia risolta con una imposizione del Governo il cui decreto ne prevede due in Toscana e Sicilia, uno in Piemonte, Liguria, Veneto, Umbria, Marche, Campania, Abruzzo, e Puglia. I 12 impianti andrebbero ad aggiungersi ai 42 già in funzione e ai sei già autorizzati ma ancora in via di costruzione.
Umbria, il cuore verde d'Italia inquinato da un termovalorizzatore. Assurdo!
Però, per come si può vedere da un occhio distaccato da fazioni politiche come il mio, a ragione o a torto, sembra che sia il gioco della coperta corta tirata da più parti e che, se la necessità di coprirsi c'è, qualcuno per forza ne deve restarne senza. Spiego: se non lo facciamo qui in Umbria e c'è la necessità che sia fatto, per forza da qualche altra parte lo devono costruire e a meno che non si possa fare sulla luna (piano piano ci arriveremo) sempre la Nazione ne soffre, ammesso che gli inceneritori rechino dei danni.
Come al solito bisognerebbe che ognuno, lasciando indietro ciò che da una parte politica all'altra ci raccontano, dovrebbe valutare la questione con la propria testa utilizzando le informazioni corrette che si possono avere da fonti non inquinate.
Noi di "Perugia: Social City" non vogliamo mettere in testa a nessuno ciò che si dovrebbe fare! Il nostro compito è solo di riportare, perché ognuno ne valuti la portata, la realtà dei fatti: ciò che è il pro ed il contro della faccenda.
"Questi i vantaggi:
-Si riducono volumi di materiali destinati alla discarica. La riduzione è del 75%in peso e del 90% in volume, confrontando i materiali che arrivano all'impianto rispetto alle ceneri che esso produce;
-Si distrugge la maggior parte del materiale organica destinato alla discarica, vengono ridotti gli odori e la presenza di alcuni animali;
-Si produce energia che ammortizza parte dei costi. I termovalorizzatori dell'ultima generazione recuperano energia sotto forma di vapori e producono piccole quantità di energia elettrica;
-Incenerire è sicuramente comodo e nel breve termine è un grosso affare; gli inceneritori nonprovocano alcun cambiamento nella società, nel senso che non occorre cambiare il modo di consumare le merci di cittadini, né modificare gli imballaggi, né fare dei cambiamenti nel mondo produttivo.
Questi gli svantaggi:
-Si crede che i rifiuti entrano nell'inceneritore e magicamente scompaiono. Non è così. L'inceneritore non distrugge i rifiuti, ne cambia solamente la composizione chimica e la tossicità.
-Gli inceneritori sono terribilmente costosi. Ci sono i costi dovuti al trattamento fumi, acque di depurazione sepoltura delle ceneri e scorie in discariche per rifiuti speciali.
-Grande investimento di capitale e pochi posti di lavoro, perché i posti di lavoro si creano solo nella fase di costruzione dell'impianto.
-Basso ritorno economico per la comunità che ospita l'inceneritore
-L'inceneritore non riduce la dipendenza delle discariche. Si pensa erroneamente che lo spazio delle discariche si riduca di dieci volte. Non è vero è questo un punto che trae in inganno. Quando si dice il 90% ci si riferisce ai rifiuti che entrano nel forno e alle ceneri finali, ma non include alcuni rifiuti che non bruciano(metalli, vetro, organici, ecc.); inoltre l'impianto deve fermarsi per la manutenzione almeno 55 giorni l'anno;
-I lavoratori degli inceneritori e le popolazioni limitrofe sono esposte alle ceneri tossiche
-La deposizione in discarica delle ceneri è problematica e costosa
-Per mantenere basse le emissioni l'inceneritore deve operare meticolosamente e i sistemi di abbattimento devono essere mantenuti alla massima efficienza. Una temperatura bassa nel forno o nella camera di post combustione, un basso tenore di ossigeno, una scarsa diffusione dell'aria nei rifiuti incandescenti rendono l'incenerimento molto pericoloso favorendo la formazione di inquinanti indesiderati come diossine."
A voi l'ardua sentenza!
Giampiero Tamburi

(Coordinatore P:SC)