Solo un pizzico di buona volontà!

MA LE INTENZIONI QUALI SONO VERAMENTE?
È
impossibile non constatare come la "macchina comunale"
molto spesso, non sia del tutto efficiente a mettere in atto ciò che
viene concordato a suo tempo con i cittadini.
Poi,
al momento opportuno ognuno si assumerà le sue responsabilità.
Detto
ciò andiamo al dunque!
Il
18 Aprile scorso (2018), noi di P:SC, insieme alla rappresentanza dei
residenti del quartiere Pallotta, abbiamo avuto una riunione con il
Sindaco, nella quale erano presenti anche l'Assessore Wagué e il
Comandante dei Vigili Urbani, dottoressa Nicoletta Caponi. In
quell'occasione avevamo concordato alcuni interventi da farsi per
certi problemi che il quartiere da molto tempo si porta dietro
irrisolti.
Primo
tra tutti la movida del parco Aretino che, in ogni occasione festiva,
dalla sera precedente la festa e per tutta la notte e nel giorno
della festa stessa, si protrae rumorosa e fastidiosa oltre ogni
limite tollerabile per chi abita a ridosso dello stesso parco.
Per
dare un freno a questo fenomeno alquanto alienante per chi lo deve
sopportare, si era convenuto, in attesa di affrontare a fondo con gli
stessi interessati rappresentanti la comunità, di provvedere a
togliere dei paletti che servono per la rete del gioco della
pallavolo. Pali che, in modo abusivo, erano stati piantati a terra
senza che fosse chiesto la pur minima e necessaria autorizzazione a
farlo.
Come
ugualmente, nello stesso parco, doveva essere smontato un gazebo che
non ha nessuna utilità se non quella di assistere, anche questi per
tutta la notte, giocatori di carte e bevitori di birra urlatori,
anche questi, tutta la notte all'opera.
Come,
anche questo concordato, interessarsi e sapere il perché i due punti
luce supplementari, che una volta erano necessari per delle partite
di pallacanestro che ora non si fanno più, sono accesi tutta la
notte, anche quelli abusivamente, per dare conforto e luce alla
stessa comunità.
Nulla
di tutto questo è stato fatto a più di due settimane da quella
riunione in cui si era concordato l'intervento.
Ora,
noi di P:SC ci domandiamo: come si comporterebbe l'amministrazione
comunale se qualcuno andasse a piantare due pali, usasse un gazebo e
due pali luce supplementari accesi tutte le notti, per giocare ed
urlare fino all'alba, nei giardini Carducci? Lascio la risposta a
chi avrebbe l'obbligo di darcela!
Secondo
problema: un parcheggio sempre aperto, giorno e notte, a fianco delle
ex segreterie universitarie della Pallotta, luogo dove, tutte le
notti, la prostituzione è di casa, con clienti che si vedono
appartarsi con le loro compagne occasionali a consumare quell'attimo
d'amore mercenario.
Anche
per questo problema si era trovata una soluzione; quella di chiudere
di notte, le due entrate possibili (via Bambagioni e via Tuderte)
magari responsabilizzando gli operatori della stazione ecologica che
insiste il loco.
Ugualmente
per questo problema nulla è stato fatto!
La
domanda spontanea è d'obbligo anche in questo caso: cosa farebbe,
anche in questo frangente, l'amministrazione comunale, se allo
stesso modo dei pali, i clienti delle "lucciole" stazionassero le
loro auto e consumassero la "copula" in piazza Italia?
Ci
aspettiamo ugualmente la risposta da chi di dovere!
Terzo
dei problemi trattati in quella riunione è l'uso del parcheggio in
via della Pallotta che insiste nella proprietà dell'ex sede
Telecom che, per più di quarantanni è stato utilizzato da tutti
coloro che ne necessitavano, senza alcuna restrizione da parte dei
proprietari, attribuendolo come "privato ad uso pubblico"
(situazione protrattasi per altri quindici anni della vendita che la
Società telefonica ha fatto ad una azienda privata) la quale, da
qualche mese, tra l'altro con una misera rete da farlo assomigliare
ad un pollaio, ha recintato e tolto ai cittadini in una zona in cui i
parcheggi scarseggiano ed i commercianti si lamentano perché i loro
clienti non hanno la possibilità di fermarsi senza rischiare di
prendersi multe (vedi quello che succede al supermercato CONAD
gestito dai Farinelli).
Mettere
al posto questi che sembrano piccoli problemi ma che, in effetti,
sono di grandissimo impatto per la tranquillità e la necessità dei
residenti, tra le altre cose, sarebbero quasi a costo zero per
l'amministrazione comunale.
È
solo questione di buona volontà. Null'altro!
Giampiero Tamburi (Coordinatore Ass. Perugia: Social City)