PONTIDA 2018

PONTIDA 2018:

Lorenzo Fontana (ministro della famiglia): "Mamma è mamma e non genitore 1, papà e papà e non genitore 2. Noi siamo fieri di poterci dire madri e padri. Spade saranno sguainate per ribadire che le foglie sono verdi d'estate. Non ci fa paura la rivolta delle élite. Noi alla società della globalizzazione ribadiamo con la famiglia, l'identità e le tradizioni. Un paese in calo demografico come il nostro non ha futuro, è una battaglia fondamentale. Più ci insultano più la Lega cresce. Accade anche in Europa. Per multinazionali e globalisti sta scoccando l'ora della verità"

Giulia Bongiorno (ministro per la Pubblica amministrazione): "Su presenze e assenze negli uffici Impronte digitali".

Roberto Calderoli: "Sono autonomista da sempre. Torniamo ad essere padroni a casa nostra".

Attilio Fontana (presidente della Lombardia): "Il vero problema è quello dell'autonomia. Decidere in futuro della nostra terra e della nostra gente, stiamo per arrivarci". E ancora: "Grande emozione e grande certezza: il mondo sta cambiando. Vogliamo arrivare all'autonomia".

Luca Zaia: "Per il Veneto autonomia subito". Riecco il tema che si sta rivelando centrale, l'autonomia delle Regioni.

E poi ci sono gli altri (presidenti delle Regioni del Nord e non). Punto interessante della dialettica tra il governo in carica e le Autonomie.

Massimiliano Fedriga, (presidente del Friuli Venezia Giulia): "Far tornare la sovranità al nostro popolo. L'autonomia è la battaglia fondamentale della Lega. Tenere i soldi sul territorio e dare risposte alla propria gente".

Nello Musumeci, (presidente della Regione Sicilia): "Il Sud non può essere solo un serbatoio di voti, un popolo di donatori di sangue fino all'anemia. Di quel sangue a Roma hanno fatto mercato nero"

Donato Toma (presidente del Molise): Fischi perché ha citato Berlusconi. E dai manifestanti parte il coro "Lega".

Nicoletta Spelgatti, (presidente della Valle d'Aosta): "Siamo partiti in pochi contro ogni pronostico. Poi hanno smesso di ridere. E sono arrivate le lacrime".

Dulcis in fundo!

Matteo Salvini: "La vita è troppo breve. Lasciamo che siano gli altri ad odiare e rosicare. Noi abbiamo tempo solo per costruire. Si rassegnino i compagni. L'Italia che noi governeremo per i prossimi 30 anni è una Italia che non ha paura di niente e nessuno, è un'Italia orgogliosa e fondata sulle autonomie".

Bene; ma non si accende un led rosso lampeggiante con un "bip...bip" per segnalare "ATTENZIONE"?