Parchi pubblici: zona di frontiera.
"Perugia: Social city - GENTE SENZA PARTITO"
La questione dell'inagibilità della maggior parte dei parchi pubblici di Perugia ci fa dire:
CHE NON È STATO FATTO......nulla di concreto per tutelare i diritti della Collettività!
Lo stato di massimo degrado in cui si trovano parchi che non hanno la fortuna di avere una valenza di visibilità politica per chi dovrebbe metterli in condizioni di essere fruibili dalla collettività, dà ragione a noi di Perugia: Social City, nel modo più assoluto!
Se si guarda da una certa angolazione, la politica di destra o di sinistra, c'entra ben poco con la situazione di estremo disagio che si è venuta a creare in molti parchi, da dieci/quindici anni a questa parte e sempre più aggravatasi.
La quale situazione, ci rivela, senza tema di errori per la reale situazione in cui si trovano la maggior parte dei nostri spazi verdi, sia come degrado che come utilizzo improprio sulle funzione e per gli scopi che il verde pubblico dovrebbero avere, dei continui sbagli che l'amministrazione comunale ha fatto nel programmare degli interventi che nulla hanno portato per il miglioramento degli stessi; anzi, molto spesso peggiorando il loro stato.
Oltre che la politica dei vari partiti conta, soprattutto, la volontà dei vari personaggi politici, di voler affrontare e risolvere i relativi problemi dandogli la dovuta priorità che gli spetta: cosa che assolutamente non hanno fatto!
Le "camminate anti-degrado", come quella che si è svolta il giorno giovedì 13 Luglio 2018 al parco 'Aretino, che è servita solo per la visibilità politica che può dare a chi la effettua ma che, in effetti, ha avuto una valenza "zero", perché non seguita da azioni concrete (come purtroppo è avvenuto anche per i problemi di incuria e di insicurezza della struttura abbandonata ex Telecom in via Jacopone da Todi dove non sono state messe in atto le promesse fatte), per rendere i diritti persi ai propri concittadini e, in una situazione specifica come quella del parco Aretino è particolarmente grave perché non vengono minimamente a risolvere il disagio psico-fisico a cui vengono sottoposti i residenti per colpa di un gruppo di persone che non sanno minimamente dove abita il rispetto dei diritti altrui.
Molto spesso, i nostri politici-amministratori, barattano in modo strumentale, i diritti dei loro amministrati, con una falsa tolleranza, per mantenere o incrementare il proprio ruolo nella scena politica della società in cui operano!
Se poi, in questo contesto, ci aggiungiamo che parte degli stessi cittadini, in nome della propria appartenenza ad una ideologia politica, danno più importanza a salvaguardare le posizioni di certi loro politici, piuttosto che dare priorità ai propri sacrosanti diritti, negando l'evidenza dei fatti ed arrivare, per ottenere tali obbiettivi, a non firmare petizioni che, in ogni caso, servirebbero a sollevare ancora di più nell'oppinione pubblica, una grave questione come quella che subiscono i residenti di via L. Ariosto, per gli intollerabili comportamenti incivili di fine settimana nel parco sottostante, significa svendere la propria dignità per un qualcosa che, in assoluto, non ne vale la pena!
In una società dove ci insegnano, giorno dopo giorno, a renderci sempre più individualisti ed egoisti, nei confronti del prossimo, diamo ragione a chi asserisce, purtroppo, che:
"La Democrazia è una bellissima cosa ma non facciamo in modo che, per metterla in pratica, qualcuno ce la imponga con la forza"!
Perugia 24 aprile 2019
Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)
(candidato
nella lista civica PERUGIA CON IL CUORE - candidato sindaco Carmine
Camicia)