Le bugie politiche!
"ATTENTO
PINOCCHIO...
...che
le bugie hanno le gambe corte!"
"Si
fatina, lo so. Ma sono un politico e le bugie le ho nel sangue..."
I
dirigenti di Afor e le maestranze non hanno nulla da giustificare
perché la Collettività di Perugia, da sempre, ha compreso come
stanno veramente le cose e che l'Agenzia Forestale sta facendo un
lavoro "ottimo ma non abbondante" e dove la carenza di
"abbondanza" è certo motivata da chi, giocoforza, non può
andare oltre certi interventi per la semplice ragione che la politica
comunale, di fatto, ha tagliato i fondi necessari in modo eccessivo
e, secondo il nostro parere, con un piano di intervento poco oculato,
dando priorità ad una logica di risparmio piuttosto che considerare
il problema dal punto di vista del vero stato dei parchi e della
necessità di investire nuove risorse economiche per ridare quella
fruibilità di servizio necessaria ai cittadini.
Tutto
è spiegabile, anche se minimamente non condivisibile ma, eziandio,
che non si parli di situazione migliorata perché, chi lo fa, mente
sapendo di mentire.
Contano
i fatti e non le chiacchiere, ed i fatti parlano chiaro.
Erroneamente,
quando certi politici/amministratori parlano di interventi sulle aree
verdi, lasciano intendere, in qualche caso furbescamente, che i
lavori necessari solo limitati al taglio dell'erba, alle potature
ed alle piccole manutenzioni, facendo capire che ciò basta a mettere
al posto tutto il degrado e le incurie sofferte. Mentre sanno
benissimo che i lavori di manutenzione, che andrebbero fatti,
dovrebbero essere rivolti agli arredi fatiscenti e, il più delle
volte, inesistenti; ne è uno splendido esempio il parco di
Sant'Anna, dove si asserisce che tutto è a posto mentre in realtà
mancano tavoli e panchine (che sono legna da ardere); giochi per
bambini, diventate trappole mortali dove è un miracolo se qualcuno
non si fa male usandoli; crinali pericolosi senza staccionate che ne
impediscano, ai meno provveduti, delle cadute con conseguenze
indicibili; mancanza assoluta di bagni perché, i due che ci sono
(una a valle ed uno a monte) sono inagibili da un tempo infinito; e
tanti altri degradi che sarebbe troppo lungo elencare.
Anche
se, in qualche parco è stato fatto un certo lavoro di manutenzione,
ciò che è stato lasciato indietro rappresenta la quasi totalità
della superficie verde di Perugia.
A
questa carenza suppliscono, con escamotage che nulla hanno di reale
per poter far tornare gli spazi alla normalità, come indire un bando
per chioschi estivi all'interno di certi parchi (fallito e mai
realizzato); dare in gestione i parchi maggiori, ad Associazioni che
chissà cosa dovrebbero fare senza fondi economici. Per il parco di
Sant'Anna (quasi 4 ettari di superficie) sono stati elargiti ben
750 euro l'anno (che non bastano neanche per una minima
assicurazione nell'eventualità di incidenti) per svuotare i
cestini, spazzare le superfici, controllare se nulla accade di poco
chiaro (prostituzione, spaccio, ecc) e tantissimi altri interventi
ludici .
Un
fatto è certo! Se speriamo che con questo senso e modo di
amministrare ritorni la normalità delle situazioni, siamo fuori
dalle realtà; a meno che un miracolo avvenga da chissà quale
dimensione!
Giampiero
Tamburi
(Coordinatore
P:SC)