La risata sardonica!

Note di "Gente senza partito"

LA RISATA SARDONICA...

...chissà se sia vero o no ma sembra che abbia origine, come espressione, da un antico (molto antico) popolo sardo che usava uccidere a bastonate i vecchi della loro collettività ridendo! Ciò non è dato da sapere con certezza ma, ciò che è documentato dalle cronache di una certa epoca più vicina a noi, è che la gente, la quale assisteva a impiccagioni pubbliche della giustizia, rideva alle contorsioni delcondannato che, stretto il cappio intorno al collo, era costretto a fare per lo spasimo della mancanza del respiro!E ora cosa c'è di diverso (certo come principio di comportamento) tra quello che succedeva nei secoli passati a quello che sta accadendo ora e che haportato lo scontro politico in Italia a livelli sempre più aspri con processi di delegittimazione dell'avversario attraverso posizioni, più simili al tifo da stadio che alla dialettica contraddittoria politica vera e propria?Stiamo arrivando, sempre più pesantemente, a linguaggi leggeri ed impropri che, messi (consapevolmente) in atto da persone che rappresentano (o per lo meno dovrebbero rappresentare) punti politici di riferimento per tutta lasocietà civile, facilitano al contrario l'imbarbarimento della lotta (democratica) politica e falsano, in modo pauroso, la coscienza e l'atteggiamento del grande pubblico.Se l'ironia, la satira, il sarcasmo sono assunte, da responsabili politici e non, come armi di persuasione e di indirizzo politico, per portare le masse verso i propri scopi, utilizzandole per un rovesciamento di prospettiva, mettendo in ridicolo l'avversario (non il nemico come siamo abituati a classificalo) politico, non possono esimersi, pena la caduta della moderna democrazia, dallo "sciacquarsi la bocca" ed abbandonare questo schema linguistico!Indiscutibilmente, chi usa il registro della comicità e del sarcasmo per far ragionare gli italiani (in questo delicato contesto), deve sapere che ha una responsabilità molto grande, nel bene e nel male.La satira politica, in un popolo moderno, deve esserci ed accettata: importante è che sia fatta nel modo giusto e nei contesti ad essa congeniali.Il pubblico ludibrio è stato, è e sempre sarà, un'arma di propaganda politica.Ma le stupidità che si sentono e che, troppo spesso, si vedono scritte nei social, non possono, per nessun motivo, rappresentare uno strumento di pratica fondante per una forza politica che aspira a diventare maggioranza.Uno scherno di massa non è più (e non lo è mai stato) un'arma contro il potere ma un arma usata dalle dittature contro la Democrazia.