La primavera di Perugia?

"Perugia: Social City" Associazione di strada.

UNA PRIMAVERA DI PIOGGIA E DI FREDDO (politico).

Forse una primavera che ha il sapore un poco acre per il poco o nulla fatto, di quello che si elogia nell'articolo, nei cinque anni passati dell'amministrazione di "Re Mizi I°" che sta lasciando il posto a quella di "Re Mizi II°".

Scusate ma la mia coscienza critica di cittadino senza partito e di populista propositivo mi impone di non restare in silenzio quando leggo questi articoli così fuori dalla realtà dei fatti!

A dire la verità, il suddetto articolo che è apparso sul Corriere dell'Umbria del 5 giugno scorso, mi era completamente sfuggito ma, fortunatamente, quando selezionavo le cose da gettare, secondo il criterio della differenziata (cosa che molti dei miei concittadini ancora non fanno), mi è capitato sott'occhio e non ho potuto fare a meno di leggerlo, notando il titolo "La primavera di Perugia non deve finire" .

Sicuramente una primavera come abbiamo avuto quest'anno; senza sole e con molta acqua!

Sostanzialmente, non considerando l'amaro in bocca di chi lo ha scritto (giusto o sbagliato che sia), resta la cosa più importante: che è quella di evidenziare come, per quel poco che è stato fatto, si siano attribuiti il merito quando lo stesso merito è stato e solo in minima parte sulle migliorie apportate (se quelle ci sono state) dell'amministrazione che sta lasciando Palazzo dei Priori.

Se vogliamo andare nel merito di ciò che l'autore ha scritto, non possiamo non notare i tre punti fondamentali e cioè:

1) la tanto sbandierata partecipazione che gli amministratori-politici avrebbero dato ai cittadini per risolvere i problemi della città in una gestione congiunta.

A parte che i grandi problemi che c'erano sono rimasti tali c'è da evidenziare, ad onor del vero, che ciò che è stato fatto è stato letteralmente imposto, con soluzioni preconfezionate, ai suddetti cittadini!

2) la vittoria della messa in opera del sistema della raccolta differenziata dei rifiuti che avrebbe, nei cinque anni della gestione comunale del "Re Mizi I°" ottenuto il 71% del risultato.

Falso anche questo! Perché questo 71% non è stato calcolato sulla quantità reale della massa dei rifiuti prodotta dalla popolazione ma, solamente, in quella quantità arrivata nella discariche e nelle isole ecologiche della città. Tanto è vero, a dimostrazione di questa tesi, che chi avesse la voglia di controllare, facendosi un giro per la città, si accorgerebbe di quanta "immondizia" (bottiglie, lattine, oggetti abbandonati nei vari posti più nascosti) viene lasciata in giro senza essere mai raccolta!

3) per quanto riguarda poi il verde pubblico ci sarebbero molte cose da dire e di come, per ragioni esclusivamente di risparmio nei bilanci, sia stato in massima parte abbandonato a se stesso, proponendo ai cittadini cose assurde (sempre in ragione del risparmio), come il cercare di dare la manutenzione degli stessi, ad associazioni senza fornirgli i mezzi economici sufficienti, necessari allo scopo e cose assurde e risibili, come i chioschi da sistemare nei parchi per il ristoro degli utenti!

Allora non è bene raccontare "balle" a chi ti ha dato il voto per amministrare ancora una volta (sperando che con "Re Mizi II°" vada un poco meglio che con il primo regno)!

Perugia 07 giugno 2019

Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)