La corsa del cavallo stanco!
Sembra di assistere alla...
..."corsa del cavallo stanco"!

Premesso che ognuno può comportarsi come meglio crede, in politica, come in ogni altra attività del pensiero e delle azioni umane, bisogna, o comunque bisognerebbe, distinguere tra la praticità "praticabile" da quella "impraticabile", dando spazio, sempre, ad un pragmatismo (ragion pratica) che sia utile allo scopo.
Una di quelle impraticabili è quella di riesumare cadaveri politici che seppur nel passato hanno, nel bene e nel male, significato qualcosa per il nostro Paese, il quale, cercare di ridargli vita sarebbe inevitabilmente contro producente per arrivare ad ottenere risultati che possano portare a qualcosa di buono.
Questo principio vale in ogni caso ma, soprattutto per quanto riguarda la politica della nostra città!
I tempi della simbologia politica, saldati con quelli della religione, sono definitivamente passati e non c'è "scudo" (crociato) che possa fermare l'avanzata da percorrere nelle nuove strade (belle o brutte che siano) che la società intende praticare per raggiungere, o tentare di farlo, il proprio benessere.
I venti della politica, come del resto delle aspettative e degli obiettivi sociali, sono cambiati e chi spera di combatterli, in modo sbagliato, si vedrà, purtroppo, costretto ad un necessario ripensamento perché, appunto, nessuno se la sentirà di puntare, nelle urne, su un cavallo (partito fossile) di una corsa visibilmente impedito di raggiungere il traguardo .
Tanto meno, noi di "Perugia: Social City", che auspichiamo e siamo impegnati per favorire una politica espressione dei cittadini nei confronti di quella dei partiti politici attuali e dei loro "etichettati", figuriamoci per quelli fossili di un'altra era!
Poi, per dirla tutta, più che assistere alla corsa di un cavallo stanco, ci sembra di essere testimoni della "fuga del cavallo morto"!
Perugia 14 gennaio 2019
Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)