UNA RONDINE NON FA PRIMAVERA!

15.04.2022

È un detto popolare antico che, in metafora, ammonisce come un segnale isolato non sia sufficiente a trarre conclusioni.

È proprio vero; la saggezza popolare non sbaglia mai ed è talmente modulabile che può essere utilizzata per svariate occasioni!

E neanche in questo caso non fallisce se usiamo questa locuzione per le questioni annose e disastrate del verde pubblico a Perugia.

A chi conosce questo problema a fondo, come noi di "Perugia: Social City" viene da sorridere a leggere questi articoli perché ci rendiamo conto che sono studiati ad hoc a tavolino, per incensare personaggi della politica (in questo caso personaggi politici del Comune) facendo credere ciò che in effetti non è.

Non è piacevole essere così duri nelle proprie affermazioni ma se vogliamo essere sinceri, non possiamo fare altrimenti.

La verità sullo stato del verde pubblico della nostra città è tutt'altra cosa!

Lo stato di massimo degrado in cui si trovano parchi che non hanno la fortuna di avere una valenza di visibilità politica (come appunto quello in questione di Pian di Massiano) lasciati indietro da chi dovrebbe metterli in condizioni di essere fruibili dalla collettività, dà ragione a noi di "Perugia: Social City", nel modo più assoluto!

Se si guarda da una certa angolazione, la politica di destra o di sinistra, c'entra ben poco con la situazione di estremo disagio che si è venuta a creare in molti parchi, da dieci/venti anni a questa parte e sempre più aggravatasi.

La quale situazione, ci rivela, senza tema di errori per la reale condizione in cui si trovano la maggior parte dei nostri spazi verdi, sia come degrado che come utilizzo improprio sulle funzione e per gli scopi che il verde pubblico dovrebbero avere, dei continui sbagli che l'amministrazione comunale ha fatto nel programmare degli interventi che nulla hanno portato per il miglioramento degli stessi che purtroppo stanno peggiorando il loro stato.

Oltre che la politica dei vari partiti conta, soprattutto, la volontà dei vari personaggi politici, di voler affrontare e risolvere i relativi problemi dandogli la dovuta priorità che gli spetta: cosa che assolutamente non hanno fatto!

Gli articoli, come quello a margine, servono solo ad incensare la visibilità politica di chi ha la responsabilità della loro gestione ma che, in effetti, si ferma lì e non restituisce i diritti persi dei nostri concittadini.

Molto spesso, i nostri politici-amministratori, barattano in modo strumentale, i diritti dei loro amministrati, con una falsa tolleranza, per mantenere o incrementare il proprio ruolo nella scena politica della società in cui operano!

Se poi, in questo contesto, ci aggiungiamo che parte degli stessi cittadini, in nome della propria appartenenza ad una ideologia politica, danno più importanza a salvaguardare le posizioni di certi loro politici, piuttosto che dare priorità ai propri sacrosanti diritti, negando l'evidenza dei fatti ed arrivare, per ottenere tali obbiettivi, a non avere la forza di volontà per ribellarsi in modo democratico, sollevando ancora di più la consapevolezza pubblica su una grave questione come quella dei nostri parchi pubblici, vuol solo significare svendere la propria dignità per un qualcosa che, in assoluto, non ne vale la pena!

In una società dove ci insegnano, giorno dopo giorno, a renderci sempre più individualisti ed egoisti, nei confronti del prossimo, rischiamo purtroppo che:

"Pur credendo che la Democrazia sia una bellissima cosa facciamo in modo che, per metterla in pratica, qualcuno ce la imponga con la forza"!