UN AUTO-BAVAGLIO O COSA?

11.01.2020

In tempi "neri", come quelli della politica cittadina, ci sono momenti, alla vista, molto poco comprensibili per molti cittadini!

In tutta questa situazione di movimento di parte, che riguarda i nostri "politici/amministratori" comunali, dove solo il 59,8% ha dato il consenso elettorale alla destra, come mai nessuno parla più della situazione disastrata in cui viene lasciato il verde pubblico di Perugia?

Si può capire che le associazioni nate sotto l'egida della politica di destra siano diventate mute ma, eziandio, rimangono quelle del 40,2% di sinistra che dovrebbero, in qualche modo, alzare la voce e continuare ad informare i cittadini del "ritorno al selvaggio programmato" e volontario del nostro verde!

Per dimostrare la mancata ed inefficiente politica che riguarda questo stato di cose, non è neanche che bisognerebbe andare molto lontano per trovare questo ritorno al selvaggio perché basterebbe affacciarsi dalle finestre della propria abitazione, dare un'occhiata al parco di sotto e fare una foto da spedire al nostro amato sindaco!

Invece tutto tace! Come se un qualcosa impedisse a chi potrebbe, di parlare.

Quali sono le cause che ci inducono ad un tale deprecabile comportamento?

Un auto-bavaglio imposto nella consapevole rinuncia di fare il proprio dovere sociale e politico? Oppure una stampa compiacente e legata ad una certa parte politica che non dà spazio a chi non è inquadrato e coperte su certe ideologia di parte?

Ma la rinuncia al proprio dovere di cittadini significa solamente fine della democrazia!

Per quanto poi trovare la stampa che non è inquadrata, non dovrebbe essere tanto difficile perché, fortunatamente, ancora esiste!

Allora diamoci da fare sul serio! Non basta denunciare qualche situazione in modo laconico tanto per non smuovere nulla. Occorre una precisa e continua organizzazione di denuncia per poter mettere difronte alle proprie responsabilità chi si crede ormai politicamente al sicuro!

Responsabilità, verso la città che amministrano, nell'ottica del rispetto di chi viene amministrato, la quale sembra, da chi dovrebbe averla sempre come prima spinta sociale, essersene dimenticato.

Principalmente negandola solo per un mero calcolo del risparmio economico sul bilancio comunale.

La scusa a sua motivazione è sempre la medesima: non ci sono i fondi economici necessari ma per altri impegni, dove più sono mossi gli interessi di partito, questi fondi vengono copiosamente elargiti!

Giampiero Tamburi