SICUREZZA, QUESTA SCONOSCIUTA!

Il nuovo e il vecchio odorano nella stessa maniera; di stantio ogni volta che si sente parlare di risolvere i problemi più gravi per la sicurezza di Perugia.
Nulla di nuovo sotto il sole!
Parliamo, naturalmente, ancora una volta, della "dura cervice" dei politici/amministratori; il quale stato sembra causato da un virus che infetta Palazzo dei Priori e colpisce qualunque politica che i cittadini, con il loro voto, hanno "piantano" in Comune.
Dopo tutti gli esempi ed i momenti critici per la sicurezza che gli sono stati posti sotto gli occhi (ciechi) nei periodi dei loro mandati, non hanno ancora capito, o simulano molto bene la mancanza di comprensione, di quali dovrebbero essere i progetti e gli impegni da mettere in atto per cercare di dare, in modo concreto più sicurezza, sia sociale alla città che personale ai cittadini.
A questo punto c'è da domandarsi veramente se è la volontà che manca o, cosa che credo più probabile, sia l'equazione "Problemi=capacità di risolverli" che non ha più valore.
Prendiamo, come esempio concreto, la mancanza di sicurezza per eccellenza: la questione della sicurezza di Fontivegge!
In tanti hanno provato ma, dei prodi cavalieri che hanno deciso di affrontare il drago, nessuno è uscito vincitore!
Ma non finisce qui! Ogni volta che a Palazzo dei Priori prendono coscienza di questa loro inefficienza di gestione politico/amministrativa del territorio, indicano delle soluzioni tipo le Forze Armate per le strade o altre soluzioni che, in definitiva, sono soluzioni pericolose che umiliano i cittadini ma ancor più chi propone simili inefficienti progetti.
Quindi, dopo tante chiacchiere la questione è che, dalla notte dei tempi, la situazione non si muove di un millimetro!
Il primo pensiero che ci viene in mente e che sentiamo il dovere di dire al Sindaco pro tempore e alla sua Giunta attuale è quello che all'evidenza risulta al cento per cento inefficiente cioè: la propensione di scaricare la responsabilità, per una capacità che oggettivamente non possono avere, sui cittadini attraverso le loro organizzazioni sociali , le quali, dovrebbero risolvere, come acrobati funambolici, le situazioni seduta stante.
Fino ad ora, con grande convinzione, vorrebbero mettere in pratica provvedimenti, i quali a prescindere, dovrebbero essere messi comunque in atto, come una maggiore illuminazione e il rifacimento delle strade.
È di questi giorni la notizia del vertice in Prefettura dell'assessore comunale competente che, oltre aver discusso dei suddetti provvedimenti, ha espresso la volontà di incrementare la video sorveglianza (ecco un altro punto stantio!). Come se il provvedimento di piazzare una miriade di telecamere servisse veramente allo scopo e non a quello di far solo guadagnare chi le vende.
Per non parlare poi di quei risibili momenti, chiamati "di socializzazione", attraverso balli e canti o quant'altro che si mettono in piazza e che dovrebbero risolvere delle situazioni patologiche di prostituzione e spaccio di droga dove, invece, una volta terminati, la malavita riprende tranquillamente il suo pericoloso andazzo.
Oltre a tutto, se ancora si fa finta di non capire che la criminalità di strada può essere vinta, o almeno avere un poco più ragione di essa, dandosi da fare per eliminare, il più possibile, il degrado che sta aumentando sempre più e che corrode, come un acido, la nostra Perugia, soprattutto quello quasi invisibile come la quasi totale mancanza di manutenzione degli spazi verdi; come gli edifici abbandonati che servono da rifugio ad un determinato tipo di utenze; come applicare un serio monitoraggio, attraverso una concreta visione degli affitti, di chi e come vengono dati il loco, significa veramente avere una cervice da far invidia, per la durezza, al diamante grezzo!
Giampiero Tamburi