NON C’È PEGGIOR ATTEGGIAMENTO…

19.10.2019

...di chi rinuncia per sua volontà ai propri diritti! Ormai ci siamo piegati alla politica che ci offrono (o impongono?) i nostri rappresentanti in Comune.

Il 59,8% dei consensi, dati da noi cittadini ad una parte di essa, ci ha tolto il senso critico delle pericolose e odiose situazioni in cui Perugia si trova?

Se anche un problema, importante dal punto si vista sociale ed ancor più da quello igenico, non funziona (cosa che è sotto gli occhi di tutti per quanto riguarda l'organizzazione della raccolta dei rifiuti differenziata) abbiamo dimostrato in pieno che non c'è ne la forza ne, soprattutto, la volontà di contestarlo.

Una condizione del genere non può che essere intesa in due modi; o ci accontentiamo di come veniamo male trattati perché non vogliamo andare contro a chi ha le nostre stesse convinzioni politiche o abbiamo abbassato la nostra coscienza di cittadini e ci rendiamo colpevoli di un'assenza ingiustificata dai nostri doveri e dai nostri diritti.

La gestione della cosa pubblica, da questo punto di vista, risulta peggio nell'attuale legislatura che nella precedente dove, almeno, qualcuno della stessa maggioranza, aveva il coraggio di denunciare ciò che non andava e c'era di sbagliato e per questo suo modo di essere chiaro verso tutti i perugini, gli è costato la non rielezione nel Consiglio comunale.

È chiaro che non c'è bisogno di evidenziare questo stato di cose perché è alla vista di tutti quelli che la vogliono vedere, cosa non va e quali sono i reali problemi della città che vanno dalla sicurezza pubblica passando per il degrado di una buona parte dei quartieri e del verde pubblico per i quali, la maggioranza che ci governa, non sa proprio più (o non l'ha mai saputo) che pesci pigliare.

Oggi, con questo articolo voglio parlare della raccolta differenziata della nettezza urbana mettendo in evidenza la sua organizzazione fatta in una maniera che non riesce a garantire una raccolta degna di una città che gli stessi nostri politici/amministratori responsabili del suo stato precario, definiscono "smart"!

Solo agli occhi di chi ha voluto questo metodo e a quelli che, ad ogni costo per motivi politici non vogliono vedere la realtà, non appare in tutta la sua inefficienza che questo metodo di raccolta differenziata urbana dei rifiuti, ha peggioralo lo stato igienico della città, facendo in modo che una parte più consistente dei suddetti rifiuti, di quelli che potevano vedersi con il vecchio sistema, venissero ogni giorno abbandonati ad imbrattare le vie urbane.

I cassonetti dedicati, la cui apertura con la chiave è possibile solo ai condomini a cui sono stati assegnati, è solo una parte di ciò che sono i rifiuti che produciamo.

Per non parlare poi della raccolta vetro fatta a "mezzo servizio"!

Campane sparse per la città che non sono certo un'attrattiva per chi si ferma ad ogni angolo a bere litri di birra o di vino, sia di giorno che di notte, lasciando maree di bottiglie vuote che nessuno ne ha organizzato la raccolta.

Non basta, per dare un poco di dignità ai cittadini, che gli operatori ecologici passino a raccogliere la differenziata dai vari contenitori; bisognerebbe anche organizzare un servizio che dia garanzia di raccolta anche dove ce ne sia veramente bisogno, a prescindere dagli stessi contenitori dedicati.

Che dire poi della cecità, voluta o non voluta della stessa politica comunale e di quella della azienda partecipata che, cercando di porre rimedio a questa palese mancanza di efficienza del sistema, ha inteso istituire un corpo di vigilanza e delle odiosissime "telecamere-spia", per "beccare" (e fare cassa per il Comune) chi, di noi cittadini, non fa il proprio dovere, non avendo neanche lontanamente il sentore che questo tipo di controllo non risolverà alcunché perché quello che questi cittadini, poco coscienti del proprio ruolo, lasciano abbandonato vicino ai cassonetti dedicati, è la minima parte dei rifiuti che si trovano sparsi per tutta la città.

In nome di una raccolta differenziata (necessaria ma organizzata molto male) e della possibilità di un controllo punitivo da parte della partecipata (o chi sia) non possiamo rinunciare al decoro urbano che spetta di diritto ad ognuno di noi!

da Giampiero Tamburi