L’ULTIMO ATTO PER IL SINDACO?

La Lega: il partito "asso piglia tutto" decide?
Fino dal maggio del 2019, quando si seppero i risultati della votazione per il rinnovo degli organi politici-amministratici comunali di Perugia, si è capito che il quinquennio della legislatura attuale non sarebbe stato di vita facile per il Sindaco Romizi e per il suo partito.
D'altro canto, anche da precedenti segnali si era intravisto che per Forza Italia nel Paese e soprattutto nei Comuni di loro gestione, avrebbero avuto il fiato sul collo per le decisioni da prendere.
Il costante declino del partito di Berlusconi era e rimane una costante prevedibile nel tempo.
Un poco per molti motivi politici ma, soprattutto, per la precisa volontà di non aver permesso la normale e necessaria continuità rifiutando di dargli forza attraverso la necessità di elementi nuovi, i quali, serviranno dopo l'inevitabile quanto forzato abbandono del Cavaliere.
È naturale che per tutti questi motivi, la situazione si fa soprattutto dura in quei Comuni dove gli esponenti di FI condividono la gestione della cosa pubblica con la Lega di Matteo Salvini!
A prescindere dalla leadership del momento, che sia Salvini o no, questo partito è nato ed è strutturato come un "asso piglia tutto" e questo significa solo una cosa; lo spazio altri partiti non possono trovarlo!
Tanto è vero che se andiamo a dare un occhio su come viene gestito il nostro Comune in questo momento, ci possiamo accorgere che la volontà della Lega sovrasta di molto (pur essendo solo al 15%) quella degli altri partiti di destra che esprimono la maggioranza nel Consiglio comunale e che quindi, gli esponenti della stessa maggioranza che non sono della Lega (compreso il nostro stimatissimo Sindaco), perdono o quanto meno affievoliscono, le loro capacità manageriali.
Ed allora cosa resta da fare nelle prossime elezioni amministrative al nostro giovane Sindaco? Semplice! Le strade sono due: quella di rinunciare ad essere rieletto o l'altra che è quella di cambiare partito e presentarsi come candidato a Sindaco in una "first" lista, con un codazzo di altre dietro gestite dalla Lega (tra l'altro strada già percorsa da qualche assessore o consigliere fino dalle passate elezioni).
Giampiero
Tamburi