L’ASSESSORE NUMERINI… ...e il verde dei perugini!

Ho la netta sensazione che la questione del verde pubblico di Perugia non sarà mai risolta!
Non è per nulla una premonizione da "mago Merlino" ma più semplicemente, una logica deduzione dall'equazione "quantità del verde=scarsa volontà comunale". Certo di politica recitativa ne fanno molta ma, come in tutte le cose, sono i risultati che contano e quelli pochi se ne vedono.
È chiaro che questa situazione non è per la possibile ragione dell'incapacità di capire il problema; dall'intervista che abbiamo potuto leggere, fatta dal quotidiano il Messaggero allo stimato assessore in questione, (chi vuole può leggerla qui: https://www.ilmessaggero.it/umbria/parchi_e_mobilita_dolce_la_sfida_di_perugia-5059575.html) abbiamo tutti capito che la problematica del verde, Numerini, l'ha compresa molto ma molto bene ma, dice la massima popolare: "Tra il dire e il fare c'è sempre di mezzo il mare" e sicuramente il mare è, in questo caso, un oceano dove la "barchetta di intenzioni", in cui naviga la politica comunale, non è per nulla sufficiente a traversarlo senza naufragare!
La "politica recitativa" ha colpito ancora anche nella questione verde pubblico!
Come si diceva l'assessore in delega ha le idee ben definite sulla questine del verde pubblico: forse è per quello che non si può applicare il perdono divino dicendo "Perdona loro perché non sanno quello che fanno"!
Quello che fanno lo sanno anche bene ma, purtroppo, non è nella direzione giusta che lo stanno facendo.
Dulcis in fundo, quello che taglia definitivamente la testa al toro, sul comportamento inadeguato per la gestione del problema, è un fatto che non può dare motivo per essere smentito.
Come dichiarato dallo stesso assessore, nell'intervista riportata su questo articolo, è talmente vasta la superficie urbana che riguarda il verde pubblico che ad ogni cittadino ne spetterebbero, di questi metri quadri, 66,63. Non pochi!
Ma allora mi domando; come mai quando viene esternata, per bocca dell'assessore competente (logicamente quelle che sono le direttive della sua giunta), la volontà nonché la necessità degli interventi necessari, si parla solo e sempre di alcuni parchi (Chico Mendez, Pian di Massiano e la Verbanella e pochissimi altri dell'hinterland) lasciando costantemente nel dimenticatoio le rimanenti aree verdi?
Cosa significa questo atteggiamento?
Giampiero Tamburi