IPOTETICI ALGORITMI...di possibili scenari di politica comunale!

12.10.2019

Regaliamoci un poco di tempo e giochiamo facendo alcune considerazioni sui rapporti che potrebbero intercorrere, se si verificasse in qualche Comune un ben preciso quadro ipotetico, tra i cittadini attenti alle esigenze ed ai problemi del proprio quartiere (e della città)

e i "politici/amministratori" che gli stessi cittadini, mettono a rappresentarli negli scranni del palazzo comunale.

Iniziamo, per capire meglio, da una vera e fondamentale considerazione (ma non l'oggetto della questione)!

I giornali online e la carta stampata (delle varie televisioni poi neanche a parlarne) hanno due esigenze primarie: riempire le pagine lasciate libere dalla immensa voluta pubblicità che le ingombra (facendogli guadagnare fior di quattrini) e la necessità politica di veicolare l'oppinione pubblica verso certe loro verità, nelle forme e nelle sostanze, che interessano chi le scrive, secondo la direzione che la propria tendenza o simpatia politica impone.

Non che raccontino, come va di moda dire oggigiorno, "fake news"; quello no (si spera ma forse qualche volta anche si); ma solo la necessità e la volontà di raccontare delle mezze verità che sono molto più pericolose e fuorvianti delle verità raccontate per intero o taciute!

Ma, come si diceva, quello che interessa su questo articolo non è la buona o la mala fede di chi scrive o riporta le notizie, che è cosa grave e sulla quale ritornerò con specifici articoli ma, cosa molto più importante per gli amministrati, i comportamenti ipotetici che potrebbero avere i "politici amministratori", di quell'ipotetico Comune, alle denunce (che purtroppo, queste sono sempre vere) le quali molto spesso, se non ogni giorno, i cittadini fanno, rivolgendosi ai vari quotidiani per delle situazioni pericolose inerenti ai problemi del proprio hinterland abitativo, giunte a livelli non più sopportabili come:

- condizioni precarie delle strade, dei parchi;

- timore della malavita che diventa ogni giorno più aggressiva e pericolosa; - - degrado di zone e stabili lasciati senza custodia e nell'incuria più assoluta nei quali i senzatetto, gli immigrati irregolari e quanti altri hanno intenzione, possono appropriarsene, abusivamente, per farne la propria dimora o luogo di spaccio e consumo di droga con tutto quello che ne consegue (rapine, scippi, overdose mortale, ecc);

e chi, ipoteticamente, più ne ha più ne metta.

Denunce che, una volta trascorsa la giornata nella quale si leggono, potrebbero ( e il 99,99% lo sono) cascare nel vuoto del dimenticatoio per un atteggiamento (sempre ipotetico) di estrema e totale indifferenza (alquanto preoccupante) che gli "amministratori/politici" di quel Comune, naturalmente sempre in questo scenario ipotetico, potrebbero esprimere per non avere l'obbligo di prendere in considerazione ciò che i cittadini denunciano o meglio: "ciò che i cittadini senza arte ne parte politica denunciano" mentre potrebbero (e nel 99,99% lo sono) risultare bene accette quelle fatte da Associazioni che pur negandolo sono, sempre parlando nel famoso scenario ipotetico in cui ci siamo immersi, legate o vicine a quelle ideologie politiche che dirigono l'orchestra in quel Comune mentre chi non avrebbe questi requisiti neanche verrebbe preso in minima considerazione.

Le verità sono solo vere quelle che vogliamo considerare vere per opportunismo o altri motivi(!)

Sempre in questo scenario ipotetico si potrebbero sentire alcuni assessori, nei loro comunicati, asserire che "...abbiamo sanato i problemi che le Associazioni dei cittadini hanno denunciato..." senza che mai nessun cittadino "senza partito" sentisse la curiosità e si prendesse la briga di andare a vedere di quali Associazioni si tratta per rendersi conto per quali partiti, queste associazioni, sarebbero compiacenti e suonerebbero i loro violini.

A vederla così, a volo di uccello, con questo scenario di fantasia, sembrerebbe veramente che chi gestisce gli affari di quel Comune sia disponibile verso tutta la comunità cittadina (a prescindere) quando invece sarebbe tutto strutturato perché vada solo verso obbiettivi in una determinata direzione che soddisfi le esigenze politiche di chi ha in mano la gestione del potere.

In questo scenario di fantapolitica voglio ricordare la famosa frase che immancabilmente e ipocritamente, ogni sindaco direbbe al momento della propria elezione, recitata come una poesia: "Sarò il sindaco di tutti", mentre, nell'ipotetica situazione che stiamo descrivendo tutti sapremmo che l'occhio lo avrebbe sempre rivolto solo a coloro che hanno messo la croce sopra il suo nome ed al simbolo del suo partito o alla sua coalizione (quando di ciò ne sarebbe assolutamente sicuro)!

Chiaramente, da questa irreale situazione, emergerebbe una reale necessità: fin quando questi cittadini non si rendessero conto che nella gestione del loro Comune, si dovrebbe tenere conto di lasciare le posizioni dei vari partiti, tanto di destra che di sinistra, a casa propria, fuori dal loro palazzo comunale, assolutamente valorizzando esclusivamente un'amministrazione che guardi solo alle esigenze della comunità e che, le campagne elettorali per il rinnovo degli organi comunali, fossero soddisfatte solo con delle liste elettorali che escludessero, in modo netto e preciso, simboli di partito e uomini che appartengono a schieramenti dei medesimi, la democrazia che ne viene fuori, risulta sempre e comunque, vistosamente zoppa, orba da un occhio e sorda da un orecchio!

La realtà dei fatti è questa!

Fino a quando le ideologie dei vari partiti offuscheranno le menti e le coscienze nulla sarà per tutti uguale.

Utopia? Forse! Ma prima o poi dovremo arrivarci per mantenere intatte le libertà degli individui che garantisce la nostra Costituzione!

di Giampiero Tamburi