Il Sindaco e gli Assessori “annaffiano” il parco!
Come si legge dal comunicato, per la presunzione di recuperare un quartiere il quale è e resta problematico per tutta la politica (sia destra che sinistra) che si è succeduta nella città, il Sindaco Andrea Romizi e gli assessori Margherita Scoccia (Urbanistica) e Otello Numerini (Lavori Pubblici e Aree Verdi) inaugurano l'impianto di irrigazione in due dei tanti parchi disastrati lasciati alla grazia di chi non si sa per la propria sopravvivenza dal degrado e dall'incuria del Comune che dovrebbe provvedere in merito.
Non che la messa in opera degli impianti siano da buttare; questo no, ma una goccia d'acqua in un mare di inefficienza non risolve sicuramente l'annosa questione della "desertificazione" del verde pubblico a Perugia.
Tutto sommato, queste tanto decantate inaugurazioni da parte delle autorità politico/amministrative del nostro Comune, sembrano, più che altro, orchestrate per dare visibilità alle medesime autorità; specchietto per le allodole come si sul dire, di un movimento nel fare che, in effetti, non rispecchia in nessun modo la realtà dei fatti.
Fontivegge, Bellocchio e Madonna Alta sono quartieri notoriamente nominati come terra di nessuno dove, la delinquenza, lo spaccio di droga e la prostituzione (le tre piaghe sociali che fanno capo a diverse città del nostro Paese) non hanno trovato, da molti decenni, ed è più che probabile che non troveranno in avvenire, soluzioni adeguate alle esigenze dei cittadini.
Sicuramente il recupero del verde pubblico, a Perugia come in qualsiasi altra città, è importante per la vivibilità e la sicurezza di tutti ma, come è dimostrabile in qualsiasi momento ed in qualsiasi altro parco, per i più di 300 spazi verdi di Perugia, irrigare l'erbetta in uno o più di essi non ha la rilevanza sociale che si vorrebbe far credere alla gente ma solo, come si diceva, di mettere in evidenza gli estremi movimenti "gattopardeschi" dei nostri politici pro tempore che siedono in Comune.
Parchi e spazi verdi, di qualsiasi dimensione siano, ma con il torto di non essere blasonati e quindi strumenti di propaganda politica, vengono lasciati abbandonati come "figli di un dio minore" (se non addirittura orfani di padre e di madre). Abbandonati in uno stato talmente pietoso e indecoroso che, se avessero un anima, si vergognerebbero loro stessi di come sono combinati.
Un esempio? Eccolo!
E che altro c'è da dire? Solo che per la politica, a Perugia, esistono cittadini di serie "A" e cittadini di serie "B"!
Giampiero Tamburi