IL CASSERO DI SANT’ANGELO?
Noi
di "Perugia: Social City" è da tantissimo che avevamo affermato
lo stato indecente di quella parte della città!
Ormai le reti rosse di plastica che limitano l'accesso alla base del cassero da svariati anni, sono diventate il simbolo del degrado che "sgretola" la città!
Uno dei simboli più significativi della storia di Perugia se ne sta andando piano piano ma inesorabilmente!
La "Torre" (con la "T" maiuscola), come la chiamavamo noi che in quel quartiere ci siamo nati e che ci ha visto crescere e diventare adulti e vecchi, non offende solo noi nel vederla ridotta in quello stato e senza che nessuno, che avrebbe il sacrosanto dovere di intervenire, se ne renda conto e senta la necessità di prontamente porvi immediato rimedio, ma soprattutto offende tutta la comunità della città.
A vedere questo stato di cose ci si ferma a pensare e vengono spontanee due riflessioni che in primo momento sembrano antitetiche l'una rispetto all'altra ma che, invece, sono complementari e servono a capire le situazioni che si incontrano.
È chiaro che le mani dell'amministrazione pubblica, nella fattispecie quelle del nostro Comune, non possono arrivare dove invece arriva il degrado in cotante ed inesorabile aumento. Qualcosa necessariamente deve, purtroppo, essere lasciato indietro, anche e soprattutto perché gli interventi che l'amministrazione mette in atto, sono dettati non da un protocollo ben definito ma, essenzialmente, da un modo di intervenire che assomiglia più ad un tamponamento a macchia di leopardo che in dialetto perugino si potrebbe definire con la frase "'Adè ce metto 'na toppa doppo l' vedremo che ce polen fè"!.
Ma, d'altro canto, c'è da domandarsi quale è in criterio delle priorità che lo stesso Comune usa per intervenire là dove sia necessario tutelare lo stato di efficienza del patrimonio culturale, architettonico e sociale della nostra città?
Sono priorità che guardano soprattutto a fattori che interessano il patrimonio di Perugia ed il benessere dei suoi cittadini o queste priorità di intervento sono rivolte più a soddisfare interessi politici di chi va a cercare voti al momento opportuno?
E in parallelo a ciò; quali sono i cittadini che vengono ascoltati dai politici/amministratori comunali e degnati di essere soddisfatti nelle loro richieste?
In altre parole: tutti i cittadini sono uguali difronte alle loro necessità o prevale chi è aderente a certe associazioni le quali portano avanti una politica sociale che molto si accosta a quella partitica di chi ha le redini dell'istituto comunale?
È bello sentire dai quotidiani locali che volenterosi si apprestano a pulire il centro storico ma non basta mica a far contenti chi vede, affacciandosi alle proprie finestre, piangere la città per ciò che l'incuria e la noncuranza degli amministratori lascia andare in malora!
Una buona amministrazione si distingue da una cattiva soprattutto per le piccole cose che vuole sistemare; ed in quanto a questo Perugia non brilla eccessivamente!
Giampiero
Tamburi