GLI APPELLI DEL SINDACO

...sono una cosa seria; quando sono fatti con criterio e a ragion veduta ma altrettanto seri sono i cittadini con il loro comportamento che guardando bene la realtà della cosa, hanno capito esattamente come comportarsi in questo frangeste per rispettare la propria e l'altrui salute.
Nessuno può dire che Perugia si sta comportando male nell'osservanza delle regole da seguire e se della totalità dei cittadini solo un 5% circa non è sensibile ad adottare questa disciplina, è assurdo pensare che si convinca facendolo solo sentendo i ripetuti (e quasi inutili) appelli del Sindaco, o chi per esso, che come un mantra, ti riempiono i timpani aumentando ancora di più il disagio e lo stress, causato da una situazione che di per se è già pesante.
Sarà ma questi appelli più che ha favore dei cittadini mi sembrano una cosa necessaria ai politici che, in questi giorni di magra nei quali non possono entrare nelle menti dei propri amministrati, gli servono esclusivamente per la loro visibilità!
Il transito delle poche auto; le disposizioni per le ordinate e pazienti code alle poste, ai supermercati, alle farmacie ed in qualunque altro esercizio lasciato aperto per necessità, tutti le osservano. Si osservano anche le famose distanze, quando c'è la necessità di incrociarsi, di un metro, come prevede il protocollo di comportamento dettato dal Governo.
I presidi di cautela, come mascherine ed i guanti, pur di esserne muniti, dato che è impossibile reperirli sul mercato, ce li confezioniamo da soli per poterli indossare quando è necessario; anche se in cuor nostro ci domandiamo se, i manufatti casalinghi, siano efficaci o meno.
Quindi, tutto sommato, il fiato che danno alle trombe, senza un minimo di criterio di necessità, certo non ce lo meritiamo proprio ma ci meriteremmo, come cittadini che fanno il loro dovere, di vedere all'opera e constatare che tutti i controlli possibili in tutta la città e non solo in Corso Vannucci e zone limitrofe, fossero veramente pesanti, attraverso multe pecuniarie e denunce, per chi si comporta da incosciente o da furbo mettendo, di fatto, a rischio la salute del prossimo.
Giampiero
Tamburi