“...e l’erba verde diventa paglia…”

Così recita una vecchia canzone dal titolo: "La riva bianca la riva nera" e, guarda caso, sembra fatta ad hoc per spiegare la situazione di degrado che sta subendo il verde pubblico della nostra Perugia, per la non capacità degli amministratori, di una delle due rive, di poterlo gestire nel migliore dei modi.
Tanto è vero che, l'altra riva, della politica del Comune, ha dovuto prendere i suoi provvedimenti dovendo istituire strumenti idonei che consentano di colmare le lacune di quella cattiva gestione.
Dopo il varo del regolamento del verde, approvato nel giugno del2020, ieri, nella III Commissione comunale, lo stesso Movimento 5 stelle, ha ottenuto all'unanimità dei voti, l'istituzione di un ulteriore strumento partecipativo: la "Consulta del verde" dove, tanto ai singoli cittadini quanto alle associazioni che ne vorranno fare parte, potrà essere garantita la partecipazione alla salvaguardia del verde dalla nostra città.
Non è un fatto da poco anzi, nelle precarie condizioni in cui versa questo bene comune, indispensabilissimo per la socializzazione dei nostri cittadini, a "Perugia: Social City" sembra in minimo che la politica comunale possa e debba mettere in atto.
Chi è stato, nel tempo, responsabile di questo bene pubblico ha voluto sempre riempire le pagine della stampa locale con grandi progetti.
Progetti con nomi rigorosamente anglofoni come va di moda ora ma che, stringi stringi, andando ad estrarne il succo erano sempre le stesse cose che già studiate e cercate di metterle in atto si sono rivelate un quasi, se non totale, fallimento; ne sa qualcosa l'attuale l'Assessore Otello Numerini oltre che quello della precedente legislatura, Urbano Barelli che ne è stato il primo promotore fallimentare!
Il verde pubblico!
Una spina dolorosa nel fianco della politica comunale che, insieme ad altre spine ammuffite da lunghissimo tempo a Perugia, come la lotta fallita alla criminalità urbana, al degrado strutturale di diversi edifici in alcuni quartieri che, lasciati quasi nell'abbandono, si stanno sgretolando come sabbia al sole, dimostrano, in modo inequivocabile, che la strada politica che hanno seguito e quella che stanno seguendo ora, non è altro che una pericolosa perdita di tempo.
A dire tutta la verità, se vogliamo dei risultati apprezzabili per ogni problematica situazione di questo Comune, ci vorrebbe, come per il verde pubblico, una Consulta specifica.
Giampiero Tamburi