DA BARELLI A NUMERINI? I progressi son pochini!
Quando la nuova compagine politica si è insediata, dopo il voto del 26 maggio 2019, qualcuno si è alzato in piedi rivolgendosi ai cittadini dicendo: "Perugia, ti presento i tuoi nuovi padroni; sono come quelli vecchi!".
Come si sono di nuovo organizzati (anche per il verde pubblico) non può funzionare!
Il pavimento della politica comunale è lastricato di "cattive" intenzioni e di promesse (ipocrite) fatte e mai mantenute; e il problema del verde cittadino, passato dalle mani del Barelli a quelle del nuovo assessore Numerini è proprio una di esse.
Va nella direzione che da sempre, il modo di fare politica dei nostri politici/amministratori, hanno voluto dargli. Ma molte associazioni, già dalle proposte inaccettabili della legislatura passata, hanno fermamente declinato le responsabilità non accettando tale assurdo modo di amministrare.
Ma il ritornello, del nuovo assessore, nel gestire le suo deleghe sul verde, è sempre il medesimo di quello di prima.
Tutti, o per lo meno chi per onestà intellettuale lo vuole, si è reso conto di come magistralmente la politica trova sempre una scorciatoia a suo vantaggio per "svicolare"dalle proprie responsabilità!
Vi ricordate la "megapanzana" che inventò l'allora vice sindaco Urbano barelli nonché assessore con la delega al verde pubblico? Fu un vero fallimento per la politica di allora come lo sarà per quella di ora!
Mi riferisco alla proposta di mettere dei chioschi nei parchi pubblici e dare la responsabilità sia economica che gestionale alle associazioni dei cittadini; che tra l'altro, si rifiutarono categoricamente di assumersi la responsabilità.
La proposta che è stata approvata dalla Giunta (pro tempore) di ora è l'identica furbizia di allora, con una sola differenza: visto il fallimento della precedente, hanno "appiccicato" alla loro deliberazione la dicitura "in via sperimentale e provvisoria"!
Bella mossa! Non c'è che dire! Così è il modo corretto per mettersi di spalle al muro onde poter parare eventuali colpi che arrivino dal "di dietro".
È facile fare a "scarica barile", ancora una volta, sui cittadini che sono ingenui fino al midollo! Però, forse qualcosa è cambiato! Forse hanno trovato chi è pronto a chinare la testa davanti ai "demoni" del loro partito ed accettano tutto quello che dalla loro parte politica gli venga proposto.
Si diceva all'inizio dell'articolo "vi presento i nuovi padroni; uguali a quelli vecchi" perché ora come prima, a carico del povero cittadino si seguita a volere, se non addirittura ad imporre; naturalmente sempre in maniera garbata come i tempi impongono, degli interventi e degli impegni, i quali sono, erano e seguiteranno ad essere, ad esclusiva responsabilità di chi ci amministra.
Poi, tanto per una giunta al buon peso, la loro ipocrisia e opportunismo di imporre la propria volontà, hanno il coraggio di chiamarla interloquire con i cittadini?
E quando mai i cittadini ci sono mai riusciti a far sentire la loro voce se non quando era necessario avvallare le volontà della politica che "dice" di fare i nostri interessi?
Giampiero Tamburi