Il nascondiglio non perfetto!
Ancora una volta la martoriata via
JACOPONE DA TODI...
...è oggetto di attenzioni da parte della malavita che opera in Perugia!
Ieri pomeriggio, Domenica 11 giugno, verso le ore 18,00, sono stati notati due giovani che, in modo oltremodo palese, frugavano in mezzo all'edera che partendo dal piazzale a fronte della via della Pallotta, sempre di proprietà dalla ormai famosa società della sede ex Telecom, ricopre parte del muro che dà sulla strada comunale.
La stessa edera, che, per la posizione in cui si trova, ha la possibilità di una crescita considerevole; conseguenza della mancata manutenzione da parte di chi dovrebbe, in modo sistematico provvedere a dargli, offre un'efficiente nascondiglio a chi non si fa scrupolo di utilizzarlo per faccende illecite; e questo in effetti è quello che succede.
Neppure tanto velatamente perché, appunto ieri pomeriggio, alcuni residenti si sono accorti del fatto ed hanno sicuramente chiamato i Carabinieri che, nell'intervallo tra la messa in loco della merce ed il ritiro della medesima, sono arrivati ad ispezionare la zona, specialmente ponendo la loro attenzione all'interno del complesso. Pochi attimi dopo che se ne sono andati è arrivato chi, frugando nell'edera, ha prelevato ciò che precedentemente era stato nascosto. Operazione fatta, anche questa, in modo palese e freneticamente forse dovuta alla necessità di assumerla per non avere inconvenienti psicofisici spiacevoli.
Comunque, tutto ciò è riconducibile all'atteggiamento che, tanto i proprietari, quanto le autorità comunali hanno in un atteggiamento di scarsa volontà di risolvere questo problema che, per le implicazioni spiacevoli che possono subire i residenti, non ci sembra di secondaria importanza.
C'è da ricordare che il Sindaco, in prima persona, esattamente il giorno 18 aprile scorso, chiamato da noi di Perugia: Social City, attraverso alcuni dei residenti, aveva, al sottoscritto, espressamente promesso che avrebbe affrontato le cose da farsi per dare una adeguata soluzione, ponendo una telecamera per monitorarne i movimenti ed, una volta assunte le prove di questi movimenti strani, attraverso una ordinanza, imposto alla società di ottemperare ai suoi obblighi di rendere il complesso sicuro, sia dal punto si vista strutturale, sanitario che per la relativa sicurezza dei residenti.
A due mesi da quelle promesse, ancora i cittadini stanno aspettando il loro realizzarsi.
Giampiero Tamburi
(Coordinatore Perugia: Social City)