Il "macello" del sovrappasso!
La chiusura del sovrappasso:
IL
SOVRAPPASSO DI VIA DEL MACELLO...
...(dopo
anni) non fa ancora smettere di parlare di se!
Chiuso da diversi mesi, come denuncia il Consigliere Camicia, il quale attribuisce questa soluzione inadeguata adottata dai responsabili, come la possibilità per non gravare il Comune delle eventuali spese di manutenzione della struttura.
Ma se veramente fosse questo il motivo della chiusura del sovrappasso, sarebbe di una "dabbenaggine" assoluta!
Tutti sappiamo lo sforzo inutile, dovuto alle soluzioni sbagliate fatte dalla politica locale per cercare di sanare una situazione, la quale in quel quartiere, ha assunto un aspetto patologico di degrado, di incertezza e soprattutto di grave carenza di sicurezza (che quasi, la parola, sembra essere una ironia) che mina la più semplice forma di vivibilità possibile per qualsiasi cittadino che non si dedichi al crimine.
Mentre da un punto di vista urbanistico si potrebbe affermare che, la chiusura del sovrappasso, rappresenta un problema molto relativo e fa il rumore del volo di un calabrone e altrettanto dal punto di vista tecnico è un sussulto di un singhiozzo per la spesa che il Comune dovrebbe sostenere per la sua manutenzione, se lo consideriamo, invece, da un punto di vista sociale ed ancor più da quello politico, ha la valenza di una mandria di bufali in corsa che, dove passa, fa tremare la terra. Un tiro alla fune tra amministrazione comunale e cittadini residenti! Un "muro di Berlino" tra il quartiere e il resto della città!
E questo modo di gestire gli affari del Comune, agli amministratori/politici dovrebbe essere ben chiaro in mente che non paga mai!
Sia ben chiaro che qui non si fanno queste considerazioni contro o pro i partiti (qualunque essi siano) e le loro ideologie.
Qui si discute solo la cecità politica individuale dei personaggi che gestiscono questo tipo di interventi a livello comunale.
Cecità che, in definitiva, si rivolgerà rovinosamente verso loro stessi, coinvolgendo, giocoforza, anche i partiti che rappresentano avendo, come prospettiva futura se dovessero perdere voti nelle prossime elezioni amministrative, solamente di tonare a casa propria!
È
altrettanto chiaro che "Perugia: Social City" non ne fa una
questione di speculazione o di polemica, rivolta a favore o contro
qualche istituzione politica. Si limita solamente a constatare i
fatti che ha sotto gli occhi e a denunciarli alla collettività.