Il gioco è duro!
"Perugia: Social City - gente senza partito"
ANCORA IL GIOCO DEI QUATTRO CANTONI!
In Consiglio comunale lo praticano tutt'ora (soprattutto nella campagna elettorale che si sta giocando) con l'intento di far fuori dei giocatori che, scomodi per tutto il mandato, ora sono diventati veramente spine nel fianco per tanti presunti politici che vorrebbero, ancora una volta amministrare con una logica che non è certo quella a favore dei cittadini.
A proposito dei quattro cantoni, ve lo ricordate come si gioca?
Al via tutti i corrono verso le seggiole per occuparle ma, siccome i giocatori sono cinque e le poltrone solo quattro, c'è ad ogni manche chi rimane il piedi e paga pegno.
Un gioco che sembra inventato (e forse lo è) per la politica; non c'è dubbio!
E questo gioco l'hanno giocato, per tutti i cinque anni della Giunta Romizi, tra i banchi del Consiglio comunale.
Ed ora, che siamo a ridosso di cambiare gli amministratori pro tempore seduti nel nostro massimo organo amministrativo comunale, si mettono ancora una volta tutti seduti ai quattro angoli, per far fuori chi gli ha impedito il loro egoistico gioco per tutto il tempo che sono stati ad illudere la collettività perugina.
Chi vorrebbero eliminare dal gioco?
Quel consigliere che è stato definito essere pericoloso per una certa parte politica.
Credendo e non credendo a questa affermazione, c'è un fatto che interessa chi scrive e che ha vissuto questi momenti accanto al soggetto in questione; il consigliere comunale ed ora candidato sindaco Carmine Camicia, con la lista civica (e sono fermamente convinto che resta su quelle presentate l'unica che si può fregiare di questo aggettivo) "PERUGIA CON IL CUORE".
Una bassa strumentalizzazione che neanche meriterebbe una risposta ma dato che nulla c'è da nascondere dei propri comportamenti politici, a differenza di qualcuno, possiamo soffermarci un poco a fare il punto e considerare l'evoluzione di Camicia in ambito al consiglio ed i motivi sul suo cambio di posizione.
In un periodo politico, come lo stiamo vivendo ora anche a Perugia, dove latitano certezze e punti di riferimento, chi si è scostato da una posizione di privilegio (perché Camicia era con la maggioranza) non lo ha fatto certo per aggregarsi al carro dei vincitori in quanto, di fatto, ne è uscito trovandosi in una posizione nettamente contraria a chi gestiva la città.
Ed allora non può essere che l'incoerenza, con chi li ha eletti, sia stata quella della Giunta che, tutto sommato, aveva deviato da ciò che si era impegnata di fare e promesso, nella campagna elettorale del 2014, con i propri elettori?
Legittimo il cambiamento del consigliere? A parere mio si!
Viste come sono andate veramente le cose, quella del consigliere Camicia, è stata una scelta obbligata solo per mantenere gli impegni con chi lo ha votato cinque anni fa!
E a sostegno di queste affermazioni ci sono delle "pezze di appoggio" che non lasciano dubbi: tutte le battaglie fatte durante il passato mandato, dal consigliere in questione, sono state rivolte solamente a concretizzare ed a risolvere i problemi reali che Perugia aveva e che, in ragione del comportamento della vecchia maggioranza politica, ancora, in massima parte sono da risolvere.
Ora, arrivati al 26 maggio per votare il rinnovo della politica comunale, la questione, si gioca tutta su questa battaglia; ognuno dalla propria posizione.
Però domandiamoci: perché ancora si seguita a giocare questa manche dei 4 cantoni?
E in tutta questa faccenda, come sempre, "Le stelle (i cittadini) stanno a guardare"!
Ma questo fino al prossimo 26 maggio!
Perugia 13 maggio 2019
Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)
(candidato
nella lista "PERUGIA CON IL CUORE" candidato sindaco Carmine
Camicia)