Fontivegge: la nuova era tecnologica!

"SU FONTIVEGGE MI CI GIOCO LA FACCIA!"

Un poco di storia:

Il 14 novembre 2014, quando l'avvocato Andrea Romizi vinse le elezioni comunali con le quali sedette per la prima volta sullo scranno da Sindaco (Romizi I), in una conferenza stampa, così dichiarava:

"Se non riusciremo a restituire sicurezza e vivibilità al quartiere di Fontivegge questa amministrazione avrà fallito uno dei suoi obiettivi principali. Sono pronto a giocarmici la faccia" e continua, "entro un anno i cittadini del quartiere vedranno i primi risultati in termini di vivibilità", "Non esistono le scorciatoie. Vogliamo risolvere problemi radicati e vogliamo farlo in maniera duratura per le prossime generazioni. I nostri saranno interventi strutturali e non certo degli spot".

Un altro momento storico:

Il 03 agosto 2018, nulla era cambiato (ma ancora peggiorato) ed allora altre idee vennero alla luce!

Dopo l'ennesimo tentativo (tutti andati a "buca") di "riappropriarsi" (come dice la politica) del disastrato quartiere, terra dallo spaccio e della malavita, un'altra trovata!

L'estrosità inesauribile dei nostri politici/amministratori, pregna di idee, ha dato alla luce un'altra trovata che, naturalmente, se messa in opera, non avrebbe risolto un bel nulla comunque: volevano far rinascere il quartiere con la tecnologia piazzando in loco impianti wi-fi, definendola come "La nuova era tecnologica del quartiere"!

Benissimo! Il punto di accesso wi-fi è una cosa eccezionale!

Speriamo che agli spacciatori non serva per mettersi in contatto con i loro clienti per prendere le ordinazioni!

Forse le intenzioni erano buone ma, come si dice; "fare i conti senza l'oste" si rischia di restare in braghe di tela! E così, per Fontivegge, è accaduto e purtroppo sta accadendo anche ora (2020)!

Ci facciamo sopra un poco di ironia ma, certo è che ci sarebbe solo da piangere!

Dobbiamo sempre tenere presente e non scordarci mai di una cosa molto importante: l'insicurezza del quartiere di Fontivegge inizia dal portone e dall'atrio di Palazzo dei Priori (sede del Consiglio comunale).

Molte cose serie e concrete potevano essere fatte per dare veramente più vivibilità a quella zona ma sono state accantonate per dare spazio a ciò che ha nulla è servito; mercatini, feste e altre soluzioni inutili ed inefficaci.

Proposte come sgravio delle tasse comunali e agevolazioni per chi voleva aprire attività commerciali e chi più ne ha più ne metta, che mai sono state recepite da chi poteva essere interessato, fino ad arrivare alla richiesta assurda, da parte di un partito di destra (che onora Albert de Giussan) di chiamare l'esercito nelle strade e far diventare Perugia una città blindata!

Poi, l'unica cosa vera a cui dovevano dare corso, un posto fisso di Polizia, soprattutto perché era il volere dei cittadini, residenti e non, che avevano espresso la loro netta volontà impegnandosi con le loro 1500 firme, è stata, si messa in atto ma con una modalità che suona come una "fucilata psicologica" alle spalle degli stessi cittadini richiedenti: invece che porla in essere nel posto più adatto alla bisogna è stata utilizzata quella già esistente all'interno della stazione ferroviaria la quale, naturalmente, è necessaria ma non per lo scopo che doveva avere per il problema specifico; servire come deterrente alla criminalità in una precisa zona (Piazza del Bacio). Ecco! E ad oggi, martedì 30 giugno 2020, questa è ancora la politica sconclusionata che mette in essere la compagine "politico/amministrativa" del Comune di Perugia.

Giampiero Tamburi