Da Barelli a Numerini...

"...parco mio, parco tuo. Qual'è più brutto il mio o il tuo?"
"Perugia: Social City"
I progressi son pochini...
...DA BARELLI A NUMERINI: (sempre meno verde sui parchi di Perugia!
Tra il dire e il fare...c'è sempre di mezzo "l'ipocrisia opportunistica" della politica!
Quando, per le nuove elezioni comunali del maggio scorso c'è stato il cambio di guardia degli assessori e delle relative deleghe assegnate, quello che ci sembrava un dubbio, è diventato realtà; come si sono organizzati nella nuova giunta (anche per il verde pubblico) non può funzionare!
Il pavimento della politica comunale è lastricato di "cattive" intenzioni e di promesse (ipocrite) fatte e mai mantenute; e il problema del verde cittadino, passato dalle mani del Barelli a quelle del nuovo assessore Numerini è proprio una di esse.
Va nella direzione che da sempre, il modo di fare politica dei nostri politici/amministratori, hanno voluto dargli. Ma molte associazioni, già dalle proposte inaccettabili della legislatura passata, hanno fermamente declinato le responsabilità non accettando tale assurdo modo di amministrare.
Il ritornello, del nuovo assessore è sempre il medesimo di quello di prima: "... ma il Comune non ha soldi, per ciò spetta a voi cittadini ed alle vostre Associazioni prendervi cura del vostro verde!".
Leggi l'articolo (qui) per renderti conto, come magistralmente, la politica trova sempre una scorciatoia a suo vantaggio per "svicolare", senza colpo ferire (in questo caso a destra)!
È facile fare a "scarica barile", ancora una volta, sui cittadini che ingenui fino al midollo (qualcuno sicuramente si ma la maggior parte sa quello che fa e china la testa davanti ai "demoni" del suo partito) accettano tutto da ogni parte gli venga proposto.
Ma d'altro canto stiamo con i piedi per terra; si è visto da subito che la faccenda, della gestione del verde, come intendono portarla avanti anche in questa legislatura, non può, come non poteva, funzionare!
Come possono i residenti muoversi come singoli cittadini, anche se direzionati (!) da Associazioni, riportare ad uno stato decente una situazione che da anni è totalmente abbandonata e lasciata, se non consideriamo il normale taglio d'erba quando è stagione (e purtroppo non sempre al momento giusto), nel degrado più assoluto?
A carico del povero cittadino si seguita a volere, se non addirittura ad imporre; naturalmente sempre in maniera garbata come i tempi impongono, degli interventi continui di pulitura dell'intero parco che insiste nel proprio hinterland;
- di dover ripristinate gli arredi (ridotti a legna da ardere) e una continua manutenzione degli stessi;
- un rifacimento ex novo delle isole giochi, dove ci sono, ridotte a pericolosi strumenti per i bambini i cui genitori hanno la malaugurata idea di farli avvicinare;
- la rimessa in opera delle balaustre totalmente mancanti ai pericolosissimi crinali;
- la pericolosa e addirittura richiesta di monitorare in modo continuo eventuali criminali e spacciatori che dovessero infestarli;
- e molti altri interventi che sarebbe troppo lungo elencare!
Poi, tanto per una giunta al buon peso della loro ipocrisia e del loro opportunismo, questo modo di imporre la propria volontà hanno il coraggio di chiamarla: interloquire con i tittadini?
E quando mai i cittadini ci sono mai riusciti a far sentire la loro voce se non quando era necessario avvallare le volontà della politica che "dice" di fare i nostri interessi?
Giampiero
Tamburi (Perugia: Social City)