E
l'obbiettivo era e resta la diretta streaming per le sedute delle
Commissioni permanenti.
Vi
ricordate? 2016!
Apparsa
e scomparsa, nell'indifferenza più totale dei media, come un
fantasma in una notte di luna piena, una proposta che, se accettata,
avrebbe cambiato il volto della politica in Comune!
La
trasparenza, con lo streaming in diretta, durante le riunioni delle
Commissioni permanenti, cambierebbe in modo radicale il rapporto
politico-amministrativo tra l'Istituto comunale ed il cittadino.
Per
questo è assurdo abbandonare quella proposta fatta, a suo tempo, in
Consiglio comunale, la quale è assolutamente indispensabile tornarci
sopra e dargli un seguito, insistendo perché venga presa in seria
considerazione dal resto dell'opposizione (PD e Socialisti
Riformisti; gruppi politici che a suo tempo votarono per la sua non
realizzazione) e dalla maggioranza che votò per il no.
Al
contrario delle sedute del Consiglio, dove viene solamente ratificato
ed approvato o meno, quello che, precedentemente è stato discusso,
deciso e votato nelle Commissioni, di fatto, nelle stesse, nasce la
politica che vedrà o meno ed in quale modo, la soluzione dei
problemi della città.
Non
che l'idea sia nuovissima (si veda a tal proposito, già realizzata
nel Comune di Siracusa e di Palermo; tanto per fare due dei numerosi
esempi in Italia) ma sempre degna e necessaria applicarla anche da
noi.
È
talmente importante questo aspetto della trasparenza democratica che
noi di "Perugia: Social City" vogliamo andare oltre, proponendo
che le riprese, in diretta, poi messe in archivio e consultabili da
tutti, delle sedute delle Commissioni, vengano effettuate anche su
quelle della Regione.
La
necessità di trasparenza bisogna metterla in atto ed esprimerla su
tutti gli Istituti pubblici che riguardano la politica della nostra
Regione.
Quindi,
il gruppo del M5S (proponente nel 2014), per essere coerente con se
stesso, sia in Comune quanto in Regione, si attivino di nuovo per
ridare corpo a questo importantissimo momento democratico.
Lasciarla
cadere nel "dimenticatoio" sarebbe proprio uno schiaffo politico
alla cittadinanza e questo atteggiamento, o dichiarando il proprio
"no", lascerebbe presupporre una direzione poco chiara, nelle
forze politiche della maggioranza ed in quelle dell'opposizione,
non a favore. Tutti i partiti (tanto di destra quanto di sinistra)
dovrebbero farne un motivo del loro programma elettorale nella futura
tornata del 2019. dimostrando, con ciò, che qualcosa cambia nel modo
di rapportarsi con i propri cittadini.
Perugia
11 ottobre 2018