
AVVISO AI NAVIGANTI!

UNA TASK FORCE "PRO CASSONETTI"?
(mi vien che ridere!)
L'ennesima sceneggiata senza il riscontro di una minima fattibilità nella realtà del problema!
Problema che è odiosamente reale, nel modo più assoluto, nella nostra città e che secondo il parere di noi di "Perugia: Social City". è esclusivamente dovuto alla cattiva organizzazione di come, a suo tempo, venne studiato il meccanismo "raccolta differenziata".
Un fatto è certo; riparare a queste "puzzolenti e poco decorose" devianze di comportamenti di qualcuno dei nostri cittadini, non è assolutamente fattibile con la proposta di una "Task Force" comunale. A meno che per ogni postazione di cassonetti, non ci siano "agenti task-forzisti" (opportunamente occultati) ventiquattro ore su ventiquattro a fare la guardia, sarà molto difficile beccare chi lascia i propri rifiuti a terra a tener compagnia ai medesimi cassonetti!
D'altro canto, se il tutto viene studiato per fare in modo che nella ronda dei "task-forsisti", ci caschino i cittadini sfortunati che ci incappano e che questo serva da monito, intimorendo il restante della popolazione incivile, si sbagliano di grosso perché "il lupo perde il pelo e non in vizio"; fino a quando avranno la possibilità di farlo e restare impuniti, seguiteranno nel loro modo di essere!
E a quei rifiuti lontani da qualunque cassonetto (vedi foto inizio articolo) hanno pensato come fare ad individuare e punire i responsabili? No???

MA IN CHE MANI SIAMO CAPITATI?
Francesca Tizi e Cristina Morbello del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle e Sarah Bistocchi, con i gruppi consiliari del PD, in Consiglio comunale di Perugia, fanno la proposta di inserire un numero telefonico negli scontrini ma non si accorgono che già questo numero c'è già ben chiaro negli stessi scontrini delle farmacie comunali e private!
Dipende da quale punto di vista la si considera una cosa così; come l'animata e surreale discussione che è stata fatta in consiglio comunale da chi dovrebbe, secondo la propria posizione politica ma, soprattutto, secondo la propria scienza e coscienza tutelare gli interessi dei propri amministrati.
Noi di "Perugia: Social City" la consideriamo in una certa maniera!
Manca che a Palazzo dei Priori si mettano a disquisire sul sesso degli angeli e poi non manca più nulla!
Una sceneggiata comica da prima serata in teatro? Sicuramente si!
Ma non per l'argomento trattato! Solamente per la superficialità che hanno avuto nell'informarsi in merito di come stava veramente la situazione.
D'altro canto l'argomento della violenza sulle donne è una cosa che va oltre la serietà più assoluta e deve, in ogni momento ed in ogni luogo, essere sempre condannata da tutti mettendo qualsiasi strumento democratico possibile in atto perché nessuno che si macchiasse di questo crimine, possa cavarsela impunemente, ne moralmente ne giuridicamente.
Si discute e c'è da preoccuparsi solo del modo come, dai nostri amministratori/politici comunali, è stato fatto.
Se
questi sono gli elementi politici di sinistra nel consesso comunale
che dovrebbero contrastare il potere delle destre, c'è proprio da
affermare; "In che mani siamo capitati!"

SE MAOMETTO NON VA ALLA MONTAGNA...
Questa massima calza a pennello sulla proposta che in nostro Marco Squarta, presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, propone al Governo ed alla sanità nazionale, affermando che dovrebbero modificare i parametri Rt di questa maledetta epidemia.
Sicuramente, anche il nostro esponente politico regionale lo sente il fiato sul collo di un'Umbria che rischia, come altre regioni, di ritornare di un colore diverso dal bianco per la recrudescenza dei contagi.
E allora cosa fare? Ecco la motivazione della massima nel titolo!
Meglio cambiare i parametri di valutazione della pericolosità del covid che non i nostri comportamenti sbagliati!
Tutto con la
speranza che ciò valga a sembrare dalla parte di chi non sopporta
più questa situazione per poi, al momento delle urne, prendere
qualche votarello in più per il partito che si rappresenta! (leggi qui)

LANCIAMO UNA PROPOSTA PROVOCATORIA!
Essendo evidente che la Polizia, nella tutela dei cittadini alla delinquenza che dilaga nella città, è molto più efficiente della politica e degli eletti in Comune, "Perugia: Social City" propone che fino a data da destinarsi, dei designati della stessa Polizia di Stato facciano le veci del sindaco e della giunta comunale, in materia di prevenzione della criminalità urbana. (leggi qui)