Alla ricerca della città perduta!
"Perugia: Social City", alla ricerca della città perduta.
Alla
maniera del famoso Indiana Jonas, "Perugia: Social City", intende
iniziare una nuova saga visitando e (soprattutto) denunciando i
luoghi della città dove il degrado è il testimone della noncuranza
che ha l'amministrazione comunale nel suo dovere di intervenire per
sanare quelle situazioni strutturali che offendono, prima di tutto,
la dignità della stessa amministrazione e quelle dei cittadini da
lei amministrati.
Giampiero Tamburi
"Alla ricerca della città perduta":
LA STACCIONATA FATISCENTE
"Perugia: Social City", nel suo impegno per "la ricerca della città perduta", ha scoperto un'altra "chicca" di come, chi dovrebbe essere vigile e intervenire per fermare il degrado e l'incuria urbana, non ottempera ai suoi doveri.
Ma purtroppo, questo caso, non riguarda solo l'aspetto estetico e funzionale dell'urbanità (e ciò basterebbe).
Purtroppo, oltre che la questione di una politica amministrativa comunale che mette in atto una cattiva gestione delle necessità per il rispetto della città e soprattutto per quello dei cittadini, cosa molto più grave, è una mancanza di intervento che potrebbe essere intesa come una situazione di estrema pericolosa per chi si trovasse a transitare in quel sentiero.
E "quel sentiero", di cui stiamo parlando, è un passaggio molto poco visibile, a chi non è residente nella zona, ma molto pratico per chi ci vive, parallelo a via N. Machiavelli (zona Pallotta).
Precisamente ubicato alle spalle dell'ingresso della Chiesa Evangelica Valdese e a fronte delle case popolari che fanno capo a via G.B. Vico.
Visto il problema come sopra detto, parlando di pericolosità innanzi tutto, le soluzioni sono solo due; o chiudere il passo o riparare la staccionata (cosa molto più normale da fare).
La pericolosità della situazione, sta nel fatto che la suddetta staccionata è una essenziale barriera ad una eventuale rovinosa caduta per un dislivello, con la strada sottostante, di circa 4-5 metri.
Basta guardare le foto per renderci conto di come è la situazione reale.
L'associazione "Perugia: Social City" auspica che questo nostro piccolo intervento sulla stampa, trovi riscontro verso e soprattutto, il nostro sindaco Andrea Romizi, in quanto sempre costantemente attento alle esigente dei suoi amministrati, nella necessità di un immediato intervento per sanare questa pericolosa, per tutti, situazione di degrado.
Giampiero
Tamburi (coordinatore Perugia: Social City)
COME NATURA CREA L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE CONSERVA!!
Iniziamo questa nostra avventura alla "Indiana Jones" con una piccola cosa (ma non tanto).
Con una situazione di degrado e soprattutto di pericolosità, che si annida, nascosta alla vista dei più, proprio al centro della nostra bella città.
Sto parlando della via centralissima dei Filosofi e precisamente di una traversa di quella via che, oltre a condurre in un sentiero che porta a viale Roma, è anche un periodico rifugio, specialmente nella primavera e nelle stagioni calde, per gente che non vuole assolutamente bene alla città.
L'incriminata zona è un sottopasso della ferrovia; di quella nuova ferrovia, ex Fcu, che da Ponte San Giovanni porta alla stazione di Sant'Anna e che, appunto, costeggia buona parte di via del Filosofi.
Le numerose foto allegate dimostrano, inequivocabilmente, una situazione che non è ammissibile in una zona centrale della nostra città!
Lo stato in cui si trova il sentiero che si inerpica dalla via centrale e che passa sotto alla ferrovia, non è ammissibile neanche nella più remota campagna: figuriamoci dove insiste realmente!
Tornando alla sua frequentazione, oltre che nelle belle stagioni frequentato dai suoi abituali soggetti, descritti sopra, in quelle meno adatte per il freddo ed il tempo inclemente, viene usata (e qui si parla di comuni cittadini) da chi l'ha fatta diventare una "gattaia" la quale, oltre che dotarla di fatiscenti ripari, vi deposita quasi quotidianamente, in contenitori di alluminio o quant'altro, i propri avanzi, tra i quali anche paste al forno e vegetali, facendo presumere che la loro conoscenza delle abitudini alimentari dei nostri amici "mici" non è molto ferrata in quanto la specie felina è prettamente carnivora per cui, se ingeriscono vegetali, posso facilmente incorrere in coliche intestinali.
Il che vuol dire; l'avanzo vegetale dei loro pasti attrae una considerevole quantità di roditori, o altri animali selvatici, i quali risultano alquanto pericolosi alle persone perché possibili portatori di numerose malattie.
Altro fatto molto importante!
Proprio a ridosso di quel sottopasso, ci sono i palazzi della via i quali hanno le finestre a pochi metri da quella ferrovia e sinceramente, per quello che hanno raccontato alla nostra associazione, "Perugia: Social City" alcuni residenti, non è che sia il massimo affacciarsi per ammirare quel panorama, sentire qualche notte urla di gente che ha alzato un po troppo il gomito o di chi ci staziona in dolce compagnia.
Come diceva qualcuno: " La ferrovia è nuova ma i treni restano sempre quelli vecchi" e noi dell'associazione possiamo benissimo dire: "La ferrovia è nuova solo nelle rotaie, ma i suoi spazi laterali sono sempre quelli vecchi!"
Giampiero
Tamburi (Coordinatore "Perugia: Social City"